I nostri ragazzi gestiscono LA BOTTEGA DELL’INCLUSIVITA’ che non è solo un negozio di prodotti alimentari di ottima qualità (tutti provenienti da aziende selezionate e da piccole imprese agricole) ma anche “un laboratorio per lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale.”
È infatti gestito da ragazzi con disabilità e si propone l’obiettivo di promuoverne in modo attivo e solidale l’inclusione sociale e lavorativa. In questo modo i ragazzi con disabilità hanno l’opportunità di crearsi una vita autonoma e indipendente, valorizzando i propri talenti. E andando oltre alla passività del modello assistenziale. L’aspetto forse più interessante di questa realtà sta nel modo (diverso) di intendere e vedere i disabili. A cui troppo spesso, ancora oggi, non viene riconosciuto un ruolo attivo nella società.
Qui, al contrario, l’obiettivo è riconoscerne la stessa libertà e gli stessi diritti di tutti gli altri e creare un’occasione di incontro, crescita, maturazione a contatto con la realtà circostante. Obiettivo basato sulla consapevolezza che ogni persona, disabile o meno, può avere un ruolo attivo nel mondo, arricchendolo a modo proprio secondo le personali inclinazioni. Cosa che può sembrare scontata ma che, soprattutto nel caso dei disabili, non lo è affatto. Perché la tendenza va in un’altra direzione, quella dell’assistenzialismo passivo. Che rischia di danneggiare queste persone anziché valorizzarle e aiutarle a essere indipendenti.
Non a caso le persone disabili che lavorano in negozio non sono semplici dipendenti ma hanno un ruolo attivo a livello gestionale. Aiutano a scegliere i prodotti, gestiscono i contatti con i produttori, stabiliscono i prezzi, le modalità di esposizione in negozio e via dicendo.